Larix #3 - Consigli per uno zaino ben fatto e sentieri tra le vigne
E inoltre in questa newsletter: due escursioni al tramonto tra le vigne, una gita facilissima per chi non è mai andato in montagna, un sentiero per Vezzolano
Sei su un sentiero e sulle spalle ti pesano chili e chili di bagaglio. Oppure i chili sembrano troppo pochi… avrai dimenticato qualcosa? Mi rendo conto che preparare lo zaino non sia una questione scontata, anche se quel bagaglio sulla schiena è in pratica il simbolo stesso dell’escursionismo.
Così ho scritto queste righe per aiutarti a portare con te ciò che ti serve davvero durante una gita, evitando pesi inutili e tenendo tutto a portata di mano. Uno zaino ben fatto ed equilibrato è fondamentale per camminare in modo confortevole.
Non stai partendo per una vacanza di dieci giorni
Ci sono molte cose a cui puoi rinunciare per una giornata, a maggior ragione se la gita dura poche ore. Diciamo che preparare lo zaino è un momento di meditazione sul superfluo.
Ma partiamo da un concetto fondamentale: ciò di cui hai bisogno dipende dalla stagione e dal percorso. Questo è un esempio di ciò che puoi sistemare in uno zaino di dimensioni ridotte per un’escursione d’estate:
borraccia con almeno 1 litro d’acqua
un pacchettino o un sacchetto impermeabile per trasportare alcuni alimenti di rapida assimilazione come barrette energetiche, frutta secca, cioccolato, gel, bustine di integratori. Io di solito uso un semplice sacchetto della spesa e lo compatto il più possibile;
se la gita dura tutto il giorno, avrai bisogno di mangiare qualcosa di sostanzioso. I classici panini puoi conservarli in un foglio di alluminio (che è riciclabile!) oppure nella carta cerata per alimenti. Usa contenitori di plastica rigida solo se devi portare con te insalate o zuppe;
un piccolo kit di pronto soccorso con disinfettante, cotone o garze, cerotti, pinzette. Puoi trasportarli insieme a crema solare ed eventuali medicinali in una bustina richiudibile;
un pacchetto di fazzoletti di carta;
una maglietta e un paio di calze di ricambio;
un micropile, è più leggero e si asciuga più in fretta di una felpa;
uno strato impermeabile tipo K-Way.
Altri materiali che solitamente porto con me:
lacci di ricambio per gli scarponi;
una torcia frontale;
una power bank per ricaricare il telefono;
una carta escursionistica;
una coperta termica di emergenza.
Il contenuto dello zaino dipende anche dalle stagioni
Ora che andiamo verso l’autunno, puoi pensare di aggiungere un paio di oggetti – ma diventeranno davvero utili quando le temperature finalmente caleranno:
un cappellino o un girocollo e un paio di guanti leggeri;
uno strato in più, come un piumino che possa essere piegato e compresso.
La stagione influenza anche l’ordine con cui sistemo gli oggetti nello zaino. Per esempio, quando fa freddo è comodo avere subito sottomano il pile o il piumino; quindi potresti pensare di tenerli sopra tutto il resto.
Consiglio: siamo circondati da imballaggi, per cui prova a guardarti intorno in casa. Troverai sicuramente bustine richiudibili, piccole custodie, sacchetti in stoffa che possono essere destinati al trasporto di materiali nel tuo zaino.
Come disporre tutto, anche se hai uno zaino piccolo
Se hai seguito i miei suggerimenti fin qui, non dovresti avere problemi a limitare il peso del tuo zaino evitando di portare con te materiale inutile. Ora viene il bello: disporre gli oggetti in modo razionale.
L’idea è distribuire il peso in modo equilibrato – gli oggetti più pesanti dovrebbero stare in basso e vicino alla schiena – e infilare le tue cose nello zaino secondo l’ordine in cui avrai bisogno di estrarli.
Per esempio, io faccio così:
piego e appiattisco il K-Way, il micropile, la maglietta e le calze di ricambio, sistemandoli sul fondo;
sopra appoggio la borraccia, ovviamente “in piedi” e al centro;
a fianco della borraccia, appoggiati alle pareti dello zaino, ci metto il kit di pronto soccorso e il pacchetto con gli alimenti;
nella tasca interna dietro lo schienale ci metto la power bank e la carta escursionistica;
nelle tasche esterne c’è posto per la torcia frontale, i lacci di ricambio, i fazzoletti.
Ovviamente puoi anche sfruttare altri accessori del tuo zaino, come tasche esterne, fibbie, anelli. Per esempio, molti zaini hanno comodi porta-borraccia sui lati. Oppure puoi ripiegare i tuoi bastoncini da trekking e fissarli ai lacci che trovi sempre ai lati. Ti sconsiglio però di appendere oggetti ingombranti all’esterno dello zaino, altrimenti dovrai fare i conti con pesi che dondolano e tintinnano per tutto il tempo dell’escursione.
11 settembre - Verso sera tra i filari
Costigliole (AT) - Facile passeggiata nel tardo pomeriggio tra alcune delle colline più panoramiche nei dintorni di Costigliole d’Asti. La luce calda di settembre che va verso il tramonto è il momento migliore per godersi la vista dei vigneti.
Durata: circa 2h 30’
Difficoltà: poco impegnativo (8 km, 200 m D+)
Costo: 12 € / persona
21 settembre - Il sentiero per Vezzolano
Albugnano (AT) - Escursione poco impegnativa tra i boschi ai piedi di Albugnano, nell’estremo nord dell’Astigiano, per raggiungere con un percorso ad anello la millenaria Canonica di Vezzolano. Visita libera per chi lo desidera.
Durata: circa 2h 30’
Difficoltà: poco impegnativo (8 km, 200 m D+)
Costo: 12 € / persona
22 settembre - La prima volta in montagna
Valchiusella (TO) - Una gita di una giornata per godersi senza fretta la Valchiusella, verdissima e ricca di acque, a poco più di un’ora da Torino. Il percorso ad anello è perfetto per chi vuole avvicinarsi alle escursioni in montagna evitando dislivelli troppo impegnativi. Adatto anche ai bambini dai 5 anni in su.
Durata: cammino circa 2h, più le soste alla cascata, al torrente e al villaggio
Difficoltà: poco impegnativo (5 km, 170 m D+)
Costo: 20 € / persona
25 settembre - Tramonto in vigna
Castagnole Monferrato (AT) - Le giornate si fanno più corte ma prima che faccia sera c’è il tempo per una delle mie escursioni preferite, sulle colline tra Castagnole e Grana Monferrato. È una gita semplice, con poche salite e grandi panorami sui vigneti e i paesi dei dintorni.
Durata: circa due ore e mezza
Difficoltà: poco impegnativo (8 km, 150 m D+)
Costo: 12 € / persona
Fauna - Si fa presto a dire pescetti nei laghetti
La presenza di pesci in un lago, soprattutto se in quota, non è per forza un buon segno. Anzi: negli ultimi decenni, sono stati introdotti pesci in più del 50% dei laghi alpini, habitat che in origine ne erano privi. Una pratica che ha favorito la pesca sportiva ma ha azzerato interi ecosistemi costituiti da rane, tritoni, invertebrati. Questo breve video spiega meglio il problema e presenta il progetto europeo Life Resque Alpyr, nato per ripristinare lo stato dei laghi tra Alpi e Pirenei.
Video - Oreste che vive da solo in una baita
Se hai mai pensato, anche solo per un attimo, “mollo tutto e vado a vivere in mezzo alla natura”, ecco la storia di qualcuno che l’ha fatto davvero. Questo video di circa 25 minuti è un bel reportage sulla vita di Oreste Forno, ex alpinista che si è trasferito in una baita a 1.600 metri per stare più vicino agli alberi e agli animali selvatici. Scelta da condividere o extrema ratio?
Digital - Il motore di ricerca per gite senza auto
Si chiama Zuugle e se mastichi un po’ di tedesco avrai già capito il gioco di parole. Zug, infatti, significa “treno”: questo motore di ricerca ti aiuta a trovare escursioni raggiungibili con i mezzi pubblici. Creato dall’associazione austriaca Bahn zum Berg, comprende molti itinerari sulle Alpi italiane. D’altra parte il tema della mobilità sostenibile è centrale in montagna, e in generale in tutte le aree interne, dove il traffico di veicoli privati non è facilmente gestibile dalle infrastrutture presenti.
Larix è la newsletter che esce a cadenza rigorosamente casuale in cui parlo di tutto ciò che si incontra lungo i sentieri. Io sono Enrico Panirossi, mi occupo di comunicazione e sono una guida escursionistica autorizzata dalla Regione Piemonte. Puoi scrivermi all’indirizzo trekking@enricopanirossi.it