Come capire se un'escursione è alla tua portata
Non c'è una formula che dia una risposta assoluta, ma se conosci te stesso sei già a buon punto per capire fin dove puoi arrivare
Quanto è difficile l’escursione?
Il sentiero è alla mia portata?
Dovrei essere più allenato?
Se di fronte a un sentiero ti assale il dubbio di non riuscire ad arrivare fino in fondo, ho una buona notizia: sei in ottima compagnia. Quasi tutte le persone che mi scrivono per avere informazioni su una gita vogliono prima di tutto sapere se questa sia alla loro portata. La percezione dei propri limiti è importante.
Per le mie escursioni mi sono inventato un sistema molto semplice che aiuta le persone a farsi un’idea su quanto sia impegnativo un itinerario. È basato su una scala da 1 (adatto a tutti) a 3 (impegnativo).
Ma la questione è più complessa di così. Se vuoi approfondire tutti i parametri in gioco per una scelta più consapevole, non ti resta che continuare a leggere.
Prima di guardare il sentiero, guarda te stesso
Per evitare di rimanere paralizzati dal dubbio, proviamo a capire quando un’escursione è davvero troppo impegnativa. Purtroppo non esiste una formula che restituisca una risposta secca; casomai, iniziamo da un’autovalutazione sincera:
qual è il mio stato di salute?
il mio stile di vita è sedentario o attivo?
ho esperienza di camminate?
Una persona in salute che almeno una volta al giorno fa un minimo di movimento - ad esempio, salire le scale o andare a piedi al supermercato - è in grado di portare a termine un’escursione poco impegnativa, anche senza esperienza di sentieri. Questo non significa che il soggetto in questione non suderà, non proverà fatica, non maledirà la guida e chi ha proposto la giornata all’aria aperta.
Ma se l’esperienza piacerà, sarà una prima volta su cui costruire un’abitudine all’escursionismo che di volta in volta alzerà l’asticella di ciò che si può raggiungere. Sempre ripetendo lo schema: sudore, fatica, maledizioni, piacere.
“Sentiero EEA” non sta per “È Easy, Amico”
Dunque non esiste una formula per capire se un’escursione sia adatta a una persona specifica. Ma in realtà abbiamo a disposizione dati oggettivi che ci dicono moltissimo sul percorso. Primo, la classificazione dei sentieri CAI:
T (Turistico): strade battute o sentieri molto evidenti, generalmente in piano o con scarso dislivello;
E (Escursionistico): sentieri segnalati, senza particolari difficoltà né passaggi tecnici. I passaggi più esposti sono protetti da barriere;
EE (percorsi per Escursionisti Esperti): sentieri o tracce anche su terreni difficili come roccia, pietraia, nevaio;
EEA (percorsi per Escursionisti Esperti con Attrezzatura): percorsi che per i numerosi passaggi tecnici richiedono l’utilizzo di strumenti come casco, imbrago, dissipatori.
Il limite di questa classificazione è che viene bollato “E” anche un percorso fisicamente molto impegnativo: un sentiero senza passaggi complicati può anche avere 1.200 m di dislivello e 18 km di sviluppo, ma sarà comunque considerato Escursionistico.
Dal punto A al punto B ci sono un sacco di numeri
Quello introdotto dal CAI è un sistema che ci aiuta a capire il massimo livello tecnico che incontreremo, ma che non basta per rispondere alla domanda iniziale: questa escursione è alla mia portata? È arrivato il momento di parlare dei due parametri fondamentali cui ho accennato poco fa.
Sviluppo: è la lunghezza dell’itinerario. A grandi linee, un itinerario breve ha uno sviluppo sotto i 5 km; valori medi sono tra i 5 e i 12 km; tra i 12 e i 20 km stiamo parlando di un impegno fisico notevole.
Dislivello: la differenza di altitudine, espressa in metri, tra due diversi punti; generalmente in escursionismo si fa riferimento al dislivello tra il punto di partenza (es. il paese) e il punto di arrivo (es. la vetta).
Il dato del dislivello, in particolare, è quello da tenere d’occhio:
sotto i 300 metri = adatto a qualunque persona in buona salute e con uno stile di vita non sedentario;
tra i 300 e i 600 metri = adatto a persone che almeno una volta alla settimana fanno una camminata di qualche km, vanno in bici o a correre;
tra i 600 e i 1.000 metri = adatto a persone già allenate all’escursionismo
Abbiamo iniziato scrivendo che non esiste una formula per capire se un’escursione sia alla nostra portata; ma avendo passato in rassegna parametri soggettivi e oggettivi, quello che possiamo fare è sviluppare un personale algoritmo che metta insieme:
Stato di salute + Stile di vita + Grado di allenamento + Classificazione sentiero + sviluppo + dislivello
Qual è il risultato per il tuo caso? Se pensi che ci siano altre informazioni da considerare per valutare il livello di un’escursione, fammelo sapere.